Lascia il segno
Filippo Pergher
La comunicazione informale
Ottava lezione di Marketing&Management2 – a cura del professore Corrado Corradini – presso LABA TORBOLE
Partiamo dal presupposto che tutte le comunicazione, individuali, di presentazione, di eventi di grande livello, o pubblicitarie che siano tengono in considerazione delle modalità che attraggono il pubblico.
Una comunicazione efficace parte dal presupposto che dobbiamo, per prima cosa, cambiare il nostro modo di pensare. La nostra mente deve, praticamente, essere elastica.
Il primo cambiamento da tenere in considerazione è quello di saper ascoltare in modo attivo, saper, quindi, partecipare ad una discussione ascoltando con attenzione perché è proprio con le parole che si instillano immagini nella mente degli altri. Altrimenti si pecca di intelligenza dal punto di vista professionale e si perde di credibilità dal punto di vista personale.
Es: “oggi è bello ma non ho voglia di fare niente”, è la classica frase con cui si intaura negli altri un senso di pigrizia, quindi si da un immagine negativa all’altra persona.
È impossibile non comunicare. Tutto comunica, da come ci vestiamo, da come si comportiamo, che scarpe mettiamo, che colori indossiamo.
"I pensieri creano e modificano le parole
Le parole creano e modificano i pensieri"
Nel marketing esiste un “percorso” che non ci rendiamo conto di effettuare ma è sottinteso:
sentimento à emozione à pensiero à parole à azione.
Ogni volta che compriamo nella nostra testa viene fatto questo percorso involontariamente, ma è sempre lo stesso. Tutto questo viene prima dell’esistenza, energia, empatia di cui abbiamo parlato un paio di lezioni fa.
In una riunione importante, fare domande aperte ai nostro interlocutori, questa è una tecnica che permette di entrare nella loro mente. “chi” “cosa” “dove” “quando” “perché” “come giudica questa offerta” “cosa dobbiamo fare per migliorare il nostro servizio” è importante sapere cosa pensano gli altri del nostro servizio.
Il mind marketing nei primi 30 secondi del contatto si fanno un’opinione 80% delle persone.
Il 90 % delle prime impressioni si trasformano in giudizio gio genera un effetto predominante è un impatto iniziale fondamentale.
L’impatto visivo deve essere coerente con quello che vogliamo comunicare.
“prima di vendere un servizio, vendete voi stessi”
Nei primi 3 minuti 80% dei clienti ha gia deciso se comprare o meno, si è formata un’opinione.
Secondo una ricerca ci sono delle parole che attirano di più e che dovrebbero essere più usate.
Tipo: in una comunicazione informale il nome è fondamentale, significa dare importanza alle persone, significa farlo sentire importante. È importantissimo memorizzare sempre i nomi.
Con il SI si crea un campo affermativo, è utile portare l’interlocutore a dire si durante lo scambio di idee
Dire FINALMENTE è un bene, ma non deve essere usata molto se no si perde credibilità.
Dare sempre la sensazione di rapidità, dare risposte rapide
Usare la parola "SEMPLICE / FACILE “ ho adottato una soluzione semplice che sia facile da capire” “dobbiamo adottare una propaganda facile.
Dire ADESSO / ORA crea positività dinamismo mentale
“TI PIACEREBBE” cattura l’attenzione dell’immediato
INNOVATIVO / INNOVAZIONE fa intravvedere che si può migliorare
L’OFFERTA è magnetica, soprattutto se abbinata alla parola “esclusiva”
INCREDIBILE è una parola da usare con cautela
VANTAGGIO / VANTAGGIOSO
FANTASTICO da usare quando si arriva ad un certo livello nel lavoro
Le parole REGALO / IN REGALO sviluppa valore percettivo elevato ed esclusivo
SORPRESA / SORPRENDENTE “Ho voluto farle una sorpresa, invece che portare 2 bozzetti ne ho portati 3 xk il progetto mi piace”. Coinvolge il cliente
STRAORDINARIO
NUOVO / NOVITA’
MIGLIORARE / MIGLIORATO si passa da un livello ad uno superiore
APPENA ARRIVATO / PUBBLICATO
PRIMO / TRA I PRIMI dona un senso di esclusività, essere tra iprimi
UNICO significa che non è replicabile
DIFFERENTE quindi non è paragonabile ad altro
TU / LEI / VOI ascoltare e coinvolgere si crea un ponte psicologico
RIVOLUZIONE
Da evitare sono, invece, le BED WORDS:
NO / NON crea barriera, distacco. Per la legge della similitudine il no/non generano indifferenza nell’inconscio della persona e il dialogo cessa di essere interessante.
Non dire mai no in una conferenza, incontro. Non dire “non hai capito” ma “mi sono espresso male”
Esprime i CONCETTI in modo POSITIVO: non trattarmi male trattami bene
Trasformare ciò che non vogliamo in CIO CHE VOGLIAMO
“gradirei molto che loro mi seguissero con piu attenzione” “mi piacerebbe” “posso proporle”
Non voglio ammalarmià voglio essere sano
Chiediamo ciò che vogliamo.
IMPOSSIBILE crea barriera
MA / PERO sono connettori psicologici e allontanano le persone
“quello che mi dici è vero pero..”
Il ”ma pero” azzerano il concetto precedente.
Qui si puo dire o questo o quello. O l’affermazione o la negazione . se si vuole evidenziare il distacco usare “e” “o” “tuttavia” . formulare “ti ho ascoltato attentamente e con molto interesse e aggiungo .. tuttavia aggiungo”
DISTURBO/DISTURBARE questi termini infastidiscono usare “ sei libero in questo momento?” non usare mai “ti posso disturbare un momento”
RUBARE “posso rubarle 2 minuti”
BISOGNA / DEVO creano una gabbia nella nostra mente, si deve creare sintonia tra mente conscia e inconscia per mezzo della trasformazione del devo in voglio cosi genera positività
IO / NOI spostare la comunicazione sull’altro
SALVE e a livello subliminare significa “ti devo salutare per forza” crea distacco
Problema sostituirla con sfida oppure ostacolo da superare.
Questi sono i concetti da saper per avere ua comunicazione ottimale. Portare il compratore o il gruppo di lavoro in una zona di motivazione e di laoro, spronarle nella direzzione desiderata.